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Obraztsov, tema e variazioni

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La Gazzetta del Mezzogiorno
2 marzo 2009

I Principi giocano con la musica - Al Granteatrino di Pulcinella arte e cabaret senza età

Variazioni d’arte sul tema della vita. Potrebbe definirsi così il bellissimo spettacolo che la compagnia toscana “Piccoli Principi” ha portato in scena al Granteatrino di Pulcinella, ispirandosi a una figura cardine del teatro d’animazione come Serghej Vladimirovic Obraztsov (1901-1992), celebre artista moscovita, scenografo e creatore di pupazzi e spettacoli.
“Obraztsov, tema e variazioni” racchiude le elementari storie brevi disegnate sul palco da Alessandro Libertini e Véronique Nah, in un continuo gioco di citazioni dedicate al pensiero dell’artista russo, geniale inventore di spettacoli di cabaret per bambini e adulti.
La musica è stato il filo conduttore fondamentale dello spettacolo, il motore primo dell’azione e il commento quasi “ambientale” di ogni singola scena. Lo stesso Obraztsov amava chiamare i suoi numeri musicali “romanze per burattini” e così è stato sin dall’incipit, nello sketch del domatore che crede di tenere a bada la tigre per poi esserne inghiottito. Due “Danze rumene” di Bartòk hanno sottolineato la vicenda dello sfortunato domatore disegnando quasi onomatopeicamente ogni singolo movimento.
Nah e Libertini recitano tra l’onirico e il fiabesco, muovendosi roboticamente tra i numerosi oggetti presenti sul palco: un registratore che riproduce la voce del maestro moscovita, un pianoforte e un paravento dal quale fuoriescono gli strampalati pupazzi (burattini a guanto, a bastone, marottes) che prendono vita magicamente e catturano un’attenzione magnetica.
È il caso della bizzarra ballerina di pezza che canta “Bésame Mucho” utilizzando le labbra e una lingua chilometrica per il sospirato primo bacio, ma anche del divertentissimo numero dell’amante disperato che preferisce annegare le pene d’amore in fiumi di alcool, mentre Nah gli fa il verso in maniera quasi felliniana, con il contrappunto di “Senza fine” di Gino Paoli. Gli intermezzi tra un numero e l’altro sono occupati dai due protagonisti, poi, per raccontarne la genesi, ma anche per suggerire qualche inattesa chiave interpretativa, secondo gli illuminanti insegnamenti di Obraztsov. “Bisogna amare l’arte in sé e non il sé nell’arte”, diceva il moscovita a quegli attori che anteponevano il proprio ego al compito supremo a cui erano chiamati, ovvero “parlare allo stesso modo all’accademico quanto al lavoratore più umile”.
Ma lo spettacolo è anche una potente riflessione sulla forza semantica del linguaggio musicale, la componente artistica che restituisce la terza dimensione a ciascun burattino, animandolo quasi più di un essere umano. Così, ad esempio, un pianista un po’ attempato impazzisce nelle intricate trame di Schumann. E la voce di Nah sorprende, per bravura, nell’interpretazione dolcissima di “Le feuilles mortes”, mentre l’ultimo intimo e delicato quadro riprende uno sketch in cui Obraztsov eccelleva: due dita di ciascuna mano infilate in una pallina e le singole creature acquistano una vitalità sbarazzina e irridente.
"Attenti all' arte! Attenti ai bambini!", ripeteva provocatoriamente Obraztsov: e i numerosi bambini presenti allo spettacolo (oltre agli adulti) non hanno potuto che restare incantati.

Livio Costarella

Eolo, Rivista telematica
21 novembre 2008

Puppet&Music Gorizia, Lubiana,
Trieste 10-16 novembre 2008

Molti gli spettacoli presentati durante la manifestazione (…) Abbiamo però potuto vedere due nuove produzioni di spicco del teatro di figura italiano: La leggenda di ConiglioVolante di Gigio Brunello, Alberto De Bastiani, Salvador Puche[Italia / Spagna] su testo e regia di Gigio Brunello e” Obraztsov , tema e variazioni” della Compagnia Piccoli Principi.
Convincente la nuova creazione dei “Piccoli Principi”.Lo spettacolo è un dichiarato e affettuoso omaggio al grande marionettista russo Sergej Obraztsov. Vero e proprio spettacolo da camera “Obraztsov Tema e variazioni “ dove Alessandro Libertini e Veronique Nah aspettano gli spettatori all'ingresso della sala, è costituito da cinque numeri musicali: “romanze per burattini”, come amava chiamarle Obraztsov. Ogni numero è accompagnato al pianoforte da Veronique che canta e suona piacevolmente, si va da Senza fine di Paoli a Album for the young n°39 di Schumann passando per il celebre Bésame mucho, mentre Libertini Obraztzov muove burattini a guanto, a bastone, semplici mani nude, da dietro un paravento in un susseguirsi di immagini.?Tutto è misurato e di intima e partecipata comprensione con il ritratto di Obraztov che guarda il tutto, sornione, dall'alto senz'altro contento di ciò che sta gustando. Come nei celebri spettacoli di Obraztsov, la musica dal vivo non ha funzione di accompagnamento ma di vero e proprio testo. Spesso i numeri sono accompagnati da brevi note di scena, che ne raccontano la genesi, ma anche suggerendo qualche inattesa chiave interpretativa, secondo gli insegnamenti del maestro moscovita di cui si sente la voce.

Mario Bianchi

Ansa
Lunedì 6 Ottobre 2008
13:28

MOSCA, 6 Ottobre

Si intitola 'Obraztsov, tema e variazioni' l'opera messa in scena dai 'Piccoli Principi' al V° Festival Internazionale del Teatro dei Pupi. La famosa compagnia fiorentina ha voluto far debuttare l'opera omaggio proprio nella patria del padre dei burattini russi. Uno spettacolo di cabaret per adulti e bambini ispirato, anche nei temi e nelle fattezze delle marionette stesse, a Obraztsov, con due attori straordinari (Alessandro Libertini e Veronique Nah), burattini e musica dal vivo.

 
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